La Giornata Mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall'ONU nel dicembre 1999, scegliendo come data quel 25 novembre, giorno del brutale assassinio, nel 1960, di tre donne rivoluzionarie, le sorelle Mirabal, che tentarono di contrastare il regime dittatoriale di Trujillo nella Repubblica Dominicana (che devastò la popolazione per oltre 30 anni).
Dal 2005 in Italia con manifestazioni di vario genere si pone la riflessione sul gravissimo ed esteso problema della violenza sulle donne, che attanaglia anche il nostro paese.
La violenza sulle donne ha molte facce\minacce: economica, fisica, sessuale, psicologica.
Se ne parla molto da una decina d'anni, e meno male, a volte se ne parla per interesse (alcuni pubblicitari la usano per vendere di più, come se fosse una moda e non si trattasse di violenza http://bit.ly/1O349NT).
Bisogna parlarne, parlarne, parlarne, così facendo si fa prevenzione e si aiutano le vittime ad uscire dalla vergogna in cui cadono, a causa di parte della mentalità ancora vigente, per cui sono le vittime a vergognarsi, non il violento. Vi sono sempre più donne che denunciano, fattore dovuto alla maggiore sensibilizzazione fatta nel nostro paese negli ultimi anni. E meno male.
Ma i numeri sono tuttora altissimi: mariti, compagni, fidanzati, figli uccidono le donne che 'dicono di amare' una ogni due giorni in Italia. E allora ecco che noi, persone d'arte, abbiamo il dovere morale e umano di usare i nostri talenti pro-sensibilizzazione, per scardinare stereotipi, far capire, educare al rispetto e all'uguaglianza.
Sabato 14 novembre abbiamo messo in atto un'incursione teatrale con regia di Manuela Frontoni (dell'Associazione MetaArte, amica con la quale collaboro da anni), creata dal laboratorio di scrittura poetica da me tenuto sulla violenza contro le donne. Il pubblico (viaggiatori e lavoratori) ha apprezzato e partecipato calorosamente. Alcune donne hanno improvvisato assieme a noi nella coreografia con i nostri nastri rossi e Giuseppe, compositore, ha approfittato della presenza di un vero pianoforte in stazione per accompagnarci con due brani di Beethoven.
L'incursione ha avuto due tempi ben amalgamati fra loro: un primo fatto di movimenti lenti e liberi cercando di creare 'reti' rosse tra noi e il pubblico con nastri, il secondo in cui abbiamo mostrato fogli con su scritte le riflessioni poetiche create dalle partecipanti (e performers) del laboratorio di scrittura. Le riflessioni sono nate da ciascuna dalle letture e analisi delle opere di queste artiste: Emily Dickinson, Gabriella Gianfelici, Artemisia Gentileschi e Giorgia Monti.
Brava Manuela e brave le partecipanti al corso e performers.
Si replica mercoledi 25 novembre sempre in stazione a Padova ore 18.30, proprio nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
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