domenica 28 maggio 2017

Obbediamo. Ancora?

Sapete che non faccio recensioni lunghe. Preferisco dar spazio alla Poesia. 
Quindi: "Gli Obbedienti", raccolta di poesie sul lavoro, scritto da nientepopodimenoche Francesca Del Moro e edito da Cicorivolta (2016), è un libro che DEVE essere letto.

Del Moro affronta tutti i temi sotto l'ombrello Lavoro: precariato, caporalato, razzismo, omofobia, sessismo, ipocrisia, falsità, dubbi, rospi ingoiati, paure. La condizione lavorativa di questi anni, ora, scandagliata senza tanti giri di parole di politologi\sociologi\criminologi\sarcofagi. 
Ci ritroviamo tutti e tutte nei suoi versi, così lucidi, ironici, secchi. 



Il libro è chiaramente uno spunto a riflettere, tutti, sul non obbedire, sul non schiacciare l'altro nel\per il lavoro. Una spinta a domandarci cosa stia succedendo da anni e come fare a fermare questo vortice.
E ulteriore prova che la Poesia è viva, attuale, vicinissima a noi.

La raccolta è molto potente, e l'ho amata sin dalla prima poesia, tanto che 5 componimenti li ho voluti nel mio ultimo spettacolo teatrale: "Affondata sul lavoro" (2 giugno 2017, presso il Festival della Canapa, Parco di Via Dragoni 52, Forlì. Ingresso libero), in cui, tra le tante voci di lavoratori e lavoratrici, la stessa Del Moro legge le 5 poesie in audio registrato.
E' stata dura scegliere solo quelle.

Consiglio vivamente il libro, acquistabile sia in libreria che a questo link (dove potete leggere altre poesie online): cicorivoltaedizioni.com

E venite il 2 giugno a Forlì a sentire le poesie lette da lei!
www.forlitoday.it/eventi





Jobs Haiku

La vita esatta.
La corsa della cavia
dentro la gabbia.





LVI

Sono le 8 e affidi la bambina

A tua madre quando ancora dorme
La rivedrai alle 19

Le chiederai se è stata buona
E lei non vorrà lasciare la nonna.

Non osi nemmeno calcolare
Quanti anni dovrai ancora lavorare
Se tutto va bene ma sai che non potrai
Essere nonna per tua figlia
Né più figlia per tua madre.

Ma in fondo c’è da ben sperare
Perché Chiesa e Stato hanno a cuore
La famiglia perciò ti mettono in guardia

Contro la deriva omosessuale.





LIX

Dicono noi dobbiamo
e tu non capisci
non sai chi noi siamo
in questi spazi invasi
dal discorde tam tam
lo sbattere dei piedi
sulla propria mattonella.
La rivolta neanche a parole
che si è così presi
a spezzare il verbo in quattro
a umiliarne il valore.
Non sai chi noi siamo
tra tutte le pagliuzze
da cercarsi negli occhi
le mille dita puntate
le mitragliate a salve.
Non sai chi noi siamo
tra gli o tempora o mores
con il dorso del polso
languido sulla fronte
la schiena che s’inarca
e trova breve sollievo
per poi piegarsi al padrone.



Per approfondire:

www.facebook.com/Poemata.ILLUSTRATI
www.facebook.com/francesca.delmoro

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